Andando ad analizzare la vasta gamma di tipologia di torce sul mercato si può notare come la tecnologia abbia portato alla creazione di dispositivi sempre più complessi, efficienti e adatti a qualsiasi esigenza.
Si distinguono le torce a led, a luce solare, con diverse modalità e intensità di illuminazione e tante altre.
Uno dei primi esemplari è, senza dubbio, la torcia a carica manuale.
Cos’è?
Quest’ultima si basa essenzialmente sull’attività del suo utilizzatore che, muovendo ripetutamente una manovella o una maniglia, genera energia elettrica che serve ad accendere la torcia.
Vantaggi
Un appurato vantaggio delle torce a carica manuale, o almeno della maggior parte di esse, è rappresentato dall‘assenza di batterie o di fonti di ricarica da sorgente elettrica.
L’unica fonte di alimentazione è infatti rappresentata dall’attività di chi le sta utilizzando; una qualità da non sottovalutare in quanto permette un quasi immediato utilizzo in qualsiasi contesto.
Tale inconveniente può presentarsi con tutte le torce in commercio, tranne appunto per quella a carica manuale.
Questa qualità origina un vantaggio non indifferente: parliamo di una torcia sempre pronta all’uso e quindi la più adatta in situazioni di emergenza o di necessità stringenti improvvise.
Svantaggi
Di contro non possiamo aspettarci le stesse prestazioni in termini di luminosità e durata rispetto alle più classiche torce dotate di batteria.
Basti pensare che queste ultime, mediamente, riescono ad arrivare ad un’intensità di 4000 lumen e ad una durata di oltre 10 ore di utilizzo.
Da notare che, essendo legata ad una ricarica manuale, richiede uno sforzo fisico comunque sostenibile ai più.
Inoltre bisogna calcolare che accumulare energia per l’accensione richiede tempo e di conseguenza non possiamo certamente parlare di un utilizzo immediato.
Carica manuale in più versioni
Andiamo ora a descrivere 2 le più diffuse tipologie di torcia a carica manuale che si possono individuare sul mercato.
La torcia a dinamo è tra le torce più antiche e lo conferma il fatto che fu utilizzata durante le guerre mondiali.
Per l’accensione della lampada l’utilizzatore deve premere ripetutamente una maniglia, la quale aziona un volano in cui si immagazzina l’energia.
Il suo rendimento non risulta essere così performante in quanto il fascio di luce emanato dura solo pochi secondi, il tempo che impiega il volano ad arrestarsi.
Si pensi che basta girare la manovella per circa un minuto per poter usufruire della torcia fino a un’ora. A differenza della dinamo quindi non richiede uno sforzo continuo da parte di chi le sta utilizzando.
Accessori e funzioni migliorative
Tra i modelli più complessi si distinguono le torce che dispongono di una funzionalità Power Bank per ricaricare il cellulare, essendo munite di uscita Usb.
Bisogna inoltre sottolineare che alcune torce affiancano alla classica carica manuale altre fonti da cui ricevere energia che facilitano il pieno utilizzo della stesso.
Oppure si possono trovare in commercio prodotti che abbinano le batterie al litio ricaricabili alla carica manuale.
Alcune torce, oltretutto, sono impermeabili e sommergibili: davvero confortevoli per ovviare a tutte le difficili condizioni che si possono verificare praticando delle attività all’aperto o sport più vari.
Conclusioni
La torcia a carica manuale è un oggetto che ognuno di noi dovrebbe possedere.
La sua leggerezza e le dimensioni ridotte consentono di poterlo avere sempre con noi, in modo da scongiurare qualsiasi imprevisto possa presentarsi.
Come abbiamo già detto, certamente non può assicurare le stesse prestazioni di torce a batteria ricaricabili; però è vero anche che non offrono assolutamente la stessa praticità in materia di peso e dimensioni.
Se a questo si aggiunge un prezzo veramente irrisorio, non ci sono motivi per esimersi dall’acquisto.