Le torce per immersioni subacquee sono pensate per esperti professionisti, ma anche per semplici appassionati. In ogni caso quando si va sott’acqua è bene scegliere un modello di qualità, per una questione di sicurezza. L’ambiente sottomarino va esplorato con la giusta luce, ma anche con la massima sicurezza.
La scelta del LED
Sul tipo di lampadina da scegliere non vi sono dubbi: una torcia per immersioni subacquee deve essere a LED. Si tratta, infatti, di una tecnologia che presenta diversi vantaggi:
- garantisce una luminosità maggiore,
- assicura una lunga durata delle batterie.
Le torce a LED hanno in generale una buona longevità strutturale, e una buona resistenza agli urti. Le migliori torce a LED pensate per immersioni subacquee presentano diverse funzioni utili. Ad esempio, consentono di settare la potenza della luce in modalità di risparmio energetico, da utilizzare quando non hai bisogno di una luce particolarmente intensa. La durata di una torcia è proporzionale alla sua potenza: se aumenti l’intensità, diminuisci anche la durata della batteria (sia che si tratti di quelle usa e getta, sia che si tratti di quelle ricaricabili).
A cosa serve una torcia per immersioni
In commercio potete trovare diversi tipi di torce subacquee per immersioni, che differiscono tra loro per piccoli particolari. Potrai trovare modelli altamente professionali, pensati per ricercatori, che scendono anche a diversi metri di profondità, e modelli per semplici appassionati, adatti per raggiungere pochi metri di profondità. Per fare le immersioni subacquee, dovrai scegliere tra:
- una torcia di posizione e
- una torcia di movimento.
La torcia di posizione è utilizzata principalmente per scrutare i particolari dei fondali marini. In genere questo tipo di torcia tende a utilizzare un raggio luminoso ristretto, ma un fascio di luce molto potente. Al contrario, la torcia di movimento, è pensata per illuminare un raggio molto ampio, mantenendo allo stesso tempo una buona potenza.
Chi utilizza una torcia subacquea?
Sono essenzialmente due i settori in cui si utilizza una torcia per immersioni: un ambito sportivo e uno professionale. Nel caso di un’immersione sportiva, ovvero per pura passione e divertimento, in genere non vengono superati i 40 metri di profondità. Quella dei metri di profondità, è una caratteristica da tenere presente se devi acquistare una torcia per immersioni. Tutti i modelli, infatti, vengono categorizzati anche in base a questa peculiarità. Nelle immersioni tecniche il limite dei 40 metri è ampiamente superato, riuscendo a raggiungere molti più metri di profondità.
Le differenze di prezzo tra i due tipi di torce sono considerevoli: si passa da poche decine di euro, fino ad arrivare anche a diverse centinaia di euro, per i modelli più sofisticati. Inoltre, i modelli professionali sono molto accessoriati e multifunzionali.
La potenza di una torcia
Una torcia per immersioni deve avere delle caratteristiche ben precise, tra queste, una delle più importanti è il numero di lumen, ovvero la sua potenza. Un indice di lumen basso indica meno potenza, rispetto a uno più alto. Ma parlando concretamente, quanti lumen deve avere una torcia per potersi definire potente? Se utilizzi la torcia per un uso sportivo è preferibile che abbia almeno 600 lumen. Un modello che sta sotto questo parametro rischia di non assicurare una luce sufficientemente potente. Se, invece, sei un professionista, la soluzione ideale per te è una torcia a LED professionale HID (torce a scarica di gas ad alta pressione). Si tratta di tipologie di torce che funzionano in modalità luminescenza, sono molto resistenti e forniscono una luce particolarmente nitida.
Sono modelli utilizzati dai professionisti, come ad esempio ricercatori, e sono più pesanti, robuste, di lunga durata, e anche più costose rispetto agli altri modelli. Si utilizzano anche durante le esplorazione nelle grotte sottomarine, grazie all’ampio raggio luminoso che riescono a raggiungere.
I materiali
La scelta dei materiali è un’altra caratteristica importante delle torce che devono essere utilizzate in acqua. Ovviamente, tutte le torce per immersioni sono pensate per resistere in acqua e il materiale più utilizzato è l’acciaio inossidabile e la plastica infrangibile. I materiali utilizzati devono essere di qualità, proprio perché durante le immersioni tutto l’equipaggiamento deve essere sicuro e valido. E’ per questo motivo che le torce per immersioni vengono sottoposte a test e devono poter funzionare almeno fino a una profondità superiore ai 20 metri.
Non solo la scelta dei materiali, ma anche il peso (che nei modelli professionali tende a essere più alto), le dimensioni, la forma, la potenza, il rapporto qualità-prezzo, mi metri di profondità che riesce a raggiungere, sono tutti fattori da non perdere di vita al momento dell’acquisto.
Come utilizzarle
Anche se tra le torce per immersioni subacquee puoi trovare modelli professionali, e quindi più sofisticati, il loro utilizzo è molto semplice e intuitivo, che non necessitano di particolari attenzioni. Ciononostante, è bene leggere le indicazioni riportate dalla casa di produzione, che ti diranno come utilizzare al meglio la tua torcia. Nelle istruzioni per l’uso troverai scritte tutte le informazioni sul prodotto, la modalità di utilizzo, e le indicazioni di ordine tecnico. I modelli professionali sono più accessoriati, e quindi presentano spesso dei supporti per essere indossati con il massimo comfort. Alcuni modelli hanno un braccialetto dove legare la torcia.
A volte può risultare necessario o comodo, che il sub abbia le mani completamente libere, e in tal caso si può ricorrere all’utilizzo di una torcia frontale, ovvero quel tipo di torcia che si indossa intorno alla testa (con una montatura regolabile).
Conclusioni
Di torce per immersioni ne esistono di diversi tipi. I modelli differiscono tra loro per forma, peso, dimensioni, tipologia di lampadina, prezzo, design, e anche per tipo di alimentazione. A proposito di alimentazione, due sono le possibili scelte: le batterie usa e getta, e la batteria ricaricabile. In genere, i modelli più professionali optano per questa seconda scelta. In effetti, le torce alimentate da batterie usa e getta presentano dei limiti. Per prima cosa vi è l’incombenza di dover acquistare delle batterie nuove, ogni volta che le vecchie finiscono il loro ciclo di vita, e poi vi è il limite dello smaltimento dei rifiuti (una faccenda, questa, che non va a braccetto con l’ecologia).